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Poltroncina ufficio casa SILVIA

Poltroncina ufficio casa SILVIA

  • SEDUTE

380 €

Il prodotto che ti presento è dotato di uno schienale alto realizzato in una moderna e traspirante rete. La struttura dello schienale è realizzata in plastica, garantendo solidità e resistenza. La rete può essere scelta in elegante grigio o in un classico nero, per adattarsi perfettamente al tuo stile e all'ambiente circostante. Per un comfort ottimale, lo schienale è dotato di un poggia-reni fisso, che offre un supporto adeguato alla tua schiena. Il sedile di questo prodotto è realizzato con cura e attenzione ai dettagli. L'anima interna del sedile è costituita da multistrati di faggio, che garantiscono una solida base. Per un comfort extra, il sedile è imbottito con poliuretano espanso indeformabile, che si adatta perfettamente alle tue forme e offre un sostegno ottimale durante le lunghe sedute. Un carter di protezione in nylon grigio o nero avvolge il sedile, offrendo una maggiore durata nel tempo. Per quanto riguarda le regolazioni, questo prodotto è dotato di un meccanismo sincronizzato autoregolante, che ti permette di adattare la posizione dello schienale e del sedile in modo sincronizzato per una seduta personalizzata. Inoltre, la seduta può essere regolata in altezza tramite un pratico meccanismo a gas, per adattarsi alle tue esigenze e preferenze. I braccioli di questo prodotto sono disponibili sia fissi che regolabili, in nylon grigio o nero. I braccioli fissi offrono un supporto costante durante l'utilizzo, mentre i braccioli regolabili ti permettono di adattarli alla tua posizione preferita. Entrambe le opzioni sono realizzate con materiali di alta qualità per una maggiore durata nel tempo. Infine, la base di questo prodotto è girevole a 5 razze ed è realizzata in nylon rinforzato grigio o nero. La base è dotata di ruote per una maggiore mobilità e facilità negli spostamenti. Grazie alla sua robustezza e stabilità, questa base assicura una seduta sicura e confortevole. In sintesi, questo prodotto combina design moderno, comfort personalizzabile e materiali di alta qualità per offrirti un'esperienza di seduta superiore. Scegli tra le opzioni disponibili per creare la soluzione perfetta per il tuo spazio lavorativo o per il tuo ufficio domestico. Questo prodotto è certificato secondo le seguenti norme e standard: Certificazione EN 1335/1-2-3 tipo B: Questa certificazione garantisce che il prodotto soddisfi i requisiti ergonomici e di sicurezza stabiliti per le sedie da ufficio. La certificazione tipo B si riferisce alle sedie destinate a un uso professionale per più di 5 ore al giorno. Classe di reazione al fuoco 1IM: Questa certificazione indica che il tessuto utilizzato nel prodotto è stato testato e classificato come resistente al fuoco secondo le norme europee. La classe di reazione al fuoco 1IM garantisce la sicurezza in caso di incendio o situazioni di emergenza. Queste certificazioni confermano che il prodotto è stato sottoposto a rigorosi test e verifica della conformità per garanti PRODOTTO CERTIFICATO E MADE IN ITALY

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Olivetti ICO 1 serie

Olivetti ICO 1 serie

  • Macchina da scrivere

991 €

È la prima macchina da scrivere portatile di Olivetti ed è anche conosciuta come il modello ICO. Nata da un'idea di Adriano Olivetti e Gino Levi Martinoli, responsabile dell'Ufficio Progetti e Studi fondato nel 1929, la Olivetti MP1 fu disegnata fisicamente nel 1932 da Riccardo Levi, su disegni di Aldo e Adriano Magnelli. È la prima macchina da scrivere portatile di Olivetti ed è anche conosciuta come il modello ICO. Ideazione: Adriano Olivetti Progetto: Riccardo Levi Design: Aldo e Adriano Magnelli Formato carta: Lettera / A4 Layout di tastiera: QZERTY Dimensioni: 30 x 33 x 12 cm Peso: 5,2 kg Macchina fortunata! All'interno troverete: - Super bel pad per macchina da scrivere personalizzata. - Il nastro nuovo e fresco sarà incluso in modo che quando riceverai sarai pronto per digitare! Buone condizioni di lavoro. Molto raro per una macchina di 90 anni. Pulito e igienizzato. Buone condizioni estetiche. Alcuni scretch visibili. Cassa in legno buone condizioni. Il meccanismo di blocco non funziona più. Guarda le immagini per i dettagli: le foto sono esattamente ciò che otterrai. Per una consegna internazionale veloce e sicura si prega di fornire il numero di telefono. NOTA IMPORTANTE: A causa della situazione attuale potrebbero essere applicati alcuni costi aggiuntivi alla spedizione - vi prego di contattarmi prima di pagare. Si prega di notare che i dazi doganali, le tasse di importazione e altre tasse sono a carico dell'acquirente. Per qualsiasi altra domanda o commento contattami sarò felice di sentire i tuoi commenti.

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Olivetti Summa Prima 20

Olivetti Summa Prima 20

  • calcolatrici

399 €

La Summa Prima 20 era una addizionatrice meccanica manuale scrivente costruita dalla Olivetti a partire dal 1960, su progetto di Natale Capellaro per la parte meccanica e Marcello Nizzoli per il design. La macchina sostituiva la Olivetti Summa 15, progettata dagli stessi Capellaro e Nizzoli, ed affiancava la Summa Quanta 20, che ne era la versione motorizzata. La macchina era pensata per un pubblico di commercianti e ragionieri e in particolare per chi, come gli ambulanti, non poteva usare l'energia elettrica e dava maggior importanza all'economicità (di acquisto e gestione), alla portabilità e alla maneggevolezza che alle prestazioni.[1] Fu costruita fino al 1974 circa. Era anche nota semplicemente come "Summa 20" o "Prima 20".[2][3][4][5] Le macchine prodotte dalla Hispano Olivetti erano denominate "Restysuma 20" Calcolatrice meccanica manuale scrivente Tastiera: ridotta con zeri multipli Operazioni: addizione, sottrazione Saldo negativo: si Capacità d'impostazione: 10 Capacità totale: 11 Funzioni speciali: no Carrozzeria: materiale plastico con coperchio metallico sollevabile Colori: verde-azzurro con coperchio nero Larghezza: 18,5 cm Altezza: 13,5 cm Profondità: 28,5 cm Peso: 4,0 kg Larghezza rotolo di carta: 60 mm Essendo erede della Summa 15, è stato ripreso il meccanismo a quattro vie (un vero e proprio joystick, progettato e brevettato proprio da Natale Capellaro[7]) per i comandi del totale generale, parziale, non calcola, e sottrazione. Pur essendo un'addizionatrice basata sulla somma algebrica, era capace di svolgere anche moltiplicazioni e divisioni eseguite come ripetizioni di somme e sottrazioni.[8] La macchina si caratterizza per il peso basso per l'epoca, grazie alla carrozzeria in materiale plastico e non più metallico. È interessante notare come questa macchina segni il passaggio dalle linee tondeggianti tipiche della fine degli Anni '40 al periodo della cosiddetta "sfaccettatura cristallina".[2][3][4][5] Funzionamento La Summa Prima 20 fu prodotta in due versioni: la prima (fino al 1972) era caratterizzata da tastini tondi, selettore dei comandi e fondo in metallo, mentre la seconda da tastini quadrati, selettore dei comandi e fondo in plastica. Le addizioni vengono eseguite in maniera diretta, ossia basta inserire l'addendo con la tastiera e tirare la manovella; si procede in maniera analoga per le sottrazioni, ma bisogna impostare il joystick sulla posizione "-" prima di tirare la manovella. Per ottenere il totale, basta selezionare con joystick il totale generale o parziale, e poi tirare la manovella. La macchina può eseguire anche delle moltiplicazioni, impostate come somme ripetute dello stesso addendo tramite l'azione del tasto "x", ed analogamente divisioni, impostando contemporaneamente "x" e "-" (e bloccando la sottrazione con la apposita levetta).

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Olivetti Lexikon 80

Olivetti Lexikon 80

  • Macchina da scrivere

487 €

La Lexikon 80 è una celebre macchina per scrivere meccanica standard manuale realizzata dalla Olivetti. Fu progettata nel 1949 dall'architetto e designer Marcello Nizzoli, collaboratore dell'azienda di Ivrea dal 1938, assieme all'ingegner Giuseppe Beccio. Macchina per scrivere standard manuale Tastiera: 45 tasti, corrispondenti a 90 segni. Interlinee: quattro posizioni più lo zero, tasto frizione rullo posto sulla manopola sinistra. Tabulatore: decimale con otto tasti (nella versione con tabulatore); barra singola nelle versioni con incolonnatore Nastro: in tessuto altezza 13 mm; cambio colore nastro con levetta posta in alto a sinistra sopra la tastiera. Carrelli: sette carrelli disponibili con 90, 105,125, 150, 180, 220 e 260 spazi. Matricola: lato destro vicino alla bobina del nastro. Carrozzeria: metallica con coperchio amovibile. Colori: vari, ma generalmente beige od azzurro a seconda delle versioni. La tastiera era del tipo QZERTY, come è solito delle macchine italiane (a parte le moderne tastiere per computer). Oltre ai tasti di scrittura, nella versione base essa includeva una barra spaziatrice, una barra di comando dell'incolonnatore, due tasti delle maiuscole, un tasto fissa-maiuscole, quello di ritorno e quello per la tabulazione. La versione con tabulatore decimale, invece, al posto della barra dell'incolonnatore, prevedeva 8 tasti per il tabulatore decimale. L'insieme dei tasti di scrittura ha, oggi, un'evidente mancanza: non è, infatti, presente il tasto col numero zero, che, quindi, si ottiene digitando la O (o) maiuscola. Sebbene questo possa sembrare strano, era invece piuttosto comune nelle vecchie macchine per scrivere. Mancano anche i tasti per le vocali accentate maiuscole usate nella scrittura della lingua italiana, in quanto facilmente sostituibili dagli apostrofi. Le tre versioni Lexikon 80 carrello lungo La Lexikon 80 venne prodotta in tre versioni differenti, le cui principali differenze sono: I serie: dal 1948 al 1951. Carrozzeria di colore beige; tastini con cerchietti metallici e vetrini (matricole da 2004321 a 2176099); II serie: dal 1951 al 1955. Carrozzeria di colore beige; tastini piccoli in resina nera (matricole da 2176100 a 2471369); III serie: dal 1956 al 1959. Carrozzeria di colore beige o azzurro; tastini fisiologici neri o grigi o colorati (matricole da 2471370 a 2785000). La primissima versione, uscita nel 1948, era marchiata semplicemente come M80. La Lexikon (assieme alla gemella M80) costituì l'erede del modello Olivetti M40, uscito nel 1930 e progettato da Camillo Olivetti e Gino Levi Martinoli. Fu prodotta in circa 780 000 esemplari fino al 1959, quando venne sostituita dalla Diaspron 82. È esposta nella collezione permanente di design al Museum of Modern Art di New York

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Olivetti M40

Olivetti M40

  • Macchina da scrivere

599 €

La M40 è una celebre macchina per scrivere meccanica realizzata dalla Olivetti venduta in più di mezzo milione di esemplari. Fu progettata tra il 1929 e il 1930 da Camillo Olivetti con la collaborazione di Gino Levi Martinoli, capo dell'Ufficio Progetti e Studi creato nel 1929 stesso, per sostituire la Olivetti M20. La progettazione e l'avvio della produzione durò più del previsto a causa della precisione dell'attrezzaggio che si volle dare alla macchina. Quando finalmente entrò in produzione, pur in un periodo di crisi quale quello della Grande Depressione, trovò il favore dei clienti, che apprezzarono la maggiore qualità, la velocità di scrittura e la leggerezza di tocco della tastiera. Dopo la M20, con cui la Olivetti era entrata nei mercati internazionali, con la M40 competé con le macchine per scrivere allora più rinomate.[1] Durante la sua vita vennero effettuati diversi aggiornamenti; la seconda versione è stata venduta dal 1938 al 1946 e la terza versione dal 1946 al 1948. Nel 1942 venne realizzata una versione per l'esercito tedesco, chiamata M40 KR (dove KR è l'abbreviazione di Krieg, ossia guerra in tedesco). Questa è una versione economica ed alleggerita; sul retro è riportata la scritta in tedesco "vereinfachte Kriegsausführung" ovvero "versione da guerra semplificata". La tastiera fu prodotta di tipi vari, fra cui QZERTY, come è solito delle macchine italiane, QWERTY, QWERTZ e AZERTY. Oltre ai tasti di scrittura la tastiera include una barra spaziatrice, due tasti delle maiuscole, un tasto fissamaiuscole, il tasto di ritorno un tasto sblocca margine e, in alcune versioni, di 8 tasti di tabulazione decimale registrabili/deregistrabili mediante ulteriori due tasti. Vi sono infine due tasti per la scelta del colore del nastro. L'insieme dei tasti di scrittura ha un'evidente mancanza: non è presente lo zero, che si ottiene digitando la O (o) maiuscola. Sebbene questo oggi possa sembrare strano, era invece piuttosto comune nelle vecchie macchine per scrivere. Mancano anche i tasti per le vocali accentate maiuscole usate nella scrittura della lingua italiana. La macchina era venduta con cinque diverse possibili lunghezze del carrello: 90, 120, 160, 200 e 250 spazi. Le differenze principali tra la prima versione del 1930 e la seconda del 1938 sono il passaggio dal piedino rotondo a quello quadrato, l'aggiunta dei copri bobine, la chiusura laterale della carrozzeria, la chiusura sul retro del carrello e la modifica dei disegni/scritte presenti sulla carrozzeria. Tra la seconda e la terza si ha la copertura del cestello, l'aggiunta di un vetro che copre le scritte frontali, i piedini coperti da lamiera, il tutto ad opera di Luigi Figini e Gino Pollini.

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